UNA STORIA UN MITO......
Nella primavera del 1995, tre amici quarantenni con qualche precedente musicale risalente all’adolescenza, Paolo, Lucio e Umberto decidono di “provare a fare musica insieme”.
Paolo suona la chitarra, Lucio la batteria ed Umberto le tastiere.
Umberto, incontrando in quei giorni Stefano un amico dei tempi universitari con cui ha ripreso da qualche anno la frequentazione, gli chiede per strada se conosce qualcuno che sappia suonare il basso, elemento che mancante all’ipotetico gruppo.
Guarda caso, Stefano ha trascorsi (scarsi) da bassista, risalenti ai tempi del liceo. Si vergogna a proporsi, ne fa solo menzione per ridere, ma Umberto insiste e convince Stefano, uno noto per la sua fama di quello che non sa mai dire di no, a provare. Anche Stefano fa parte del “giro” ed è subito gradito con piacere da Paolo e Lucio.
La “Band” sulla carta era composta, mancava ancora la prova pratica.
La passione per un certo genere di musica, prevalentemente il rock, accomuna gli amici, che non fanno fatica ad affiatarsi e a decidere quali brani iniziare a suonare.
Affittano una sala prove per vedere un po’ come si può fare a riprendere in mano gli strumenti. I risultati non sono poi così brillanti, ma scatta una molla in tutti, il piacere di stare insieme per fare qualcosa in comune, impegnarsi in un progetto divertente e chissà, con il tempo, suonare anche per i tanti amici della “compagnia”, tutti della stessa età e con una gran voglia di stare insieme.
Man mano che si applicano, Paolo, Lucio, Umberto e Stefano apprezzano sempre di più il piacere di stare insieme e suonare.
Dopo una riunione molto seria nella sala riunioni della ditta di Paolo, il gruppo decide di investire un po’ di soldi per comprare gli strumenti e gli amplificatori. Paolo dispone nella sua ditta di una sala inutilizzata nel magazzino: lì si potrà usufruire di una propria sala prove, dove gli strumenti potranno restare tranquillamente montati senza dare fastidio a nessuno.
Memorabile è la gita che Paolo, Lucio, Umberto e Stefano fanno dal “Cavalli” a Brescia. Fanno una spesa di notevoli proporzioni, caricano le macchine e tornano a casa felici come delle Pasque. Si comincia a fare sul serio!
All’inizio dell’anno scolastico 1995/96 – i figli degli amici frequentano tutti la stessa scuola – su insistenza di una mamma della scuola molto intraprendente e simpatica, venuta a sapere dell’iniziativa, tale Francesca, i quattro sono in pratica costretti ad invitarne il marito Claudio ad una seratina di prove.
Dio benedica Francesca! Claudio, come d’altra parte gli altri, non è un drago con la chitarra, ha una bella voce ma, soprattutto, dopo dieci minuti tira fuori una simpatia ed una brillantezza uniche. Detto fatto, Claudio entra a far parte del complesso.
Da quel brillantone che è, Claudio compra subito un amplificatore “super” per la propria “Ovation” comprata negli USA ed è subito in pista con gli altri.
Comincia un periodo memorabile, fatto di “pizzate”, birre, grandi chiacchierate e di musica. La musica è all’ultimo posto, più che altro il suonare è occasione di socializzazione, divertimento, se si vuole di fuga dalla routine quotidiana.
I mercoledì sera passati nella sala prove diventano un momento atteso tutta la settimana.
ma la musica prende sempre più il predominio: le prove diventano uno stimolo per migliorarsi, ogni pezzo riuscito bene è occasione per urlare, scambiarsi dei gran “cinque”, ridere e brindare.
I cinque decidono prontamente di imprimere una svolta alla situazione: si deve provare a suonare per gli amici del “giro” e vedere che faccia fanno. Ci vuole un bel coraggio, ma si deve provare.
Bisogna anche dare un nome al gruppo, se ne propongono di tutti i tipi, alcuni esilaranti. Alla fine prevale la proposta di Stefano “Prendiamo il nome dall’indirizzo della ditta di Paolo”, appunto situata in Via Breda 120.
Nasce così ufficialmente la mitica “Breda 120”
Il 18 Novembre 1995, nel magazzino della ditta di Paolo, allestito in modo da fare spazio per gli ospiti, illuminato con i fari di un amico fotografo, Cesare, la “Breda 120” si esibisce per un gruppo di circa 30 amici, scelti tra quelli più intimi, quelli che non ti direbbero mai che fai schifo. E’ un tripudio di torte, bibite, mogli organizzate con rinfreschi d’ogni tipo.
Francesca, la moglie di Claudio, porta addirittura delle magliette nere sulle quali ha scritto con una pittura rosa il nome del complesso.
Il cuore batte forte, ci si fa coraggio, a Claudio salta sul più bello una corda della chitarra, ma è fatta.
Dopo dieci minuti gli amici si scatenano in applausi, fischi all’americana, rimangono sorpresi da quello che succede. Di fatto, si scopre il piacere di stare insieme in un altro modo, di fare musica, di cantare insieme, di fare casino in un posto riservato, protetto e, soprattutto, di avere nuove scuse per stare insieme.
Da allora, ogni tanto, si organizzano feste dello stesso genere, gli amici spargono la voce presso altri amici, si arriva ad avere anche cento persone presenti: tutti si divertono, lo scanzonato e non pretenzioso modo di fare musica della “Breda 120” piace a tutti.
Soprattutto rimane più alto di tutti lo spirito d’amicizia che la situazione è riuscita a creare, sia tra i cinque che tra tutti quelli che diventano habitué delle seratine.
Un paio di volte, si organizzano anche delle feste in locali affittati apposta.
Si crea un team spontaneo di aiutanti per il trasferimento degli impianti: Chicco, Roby, Cesare (impagabile per il prestito delle sue luci), la “Maurina” (al secolo Mauro, il gestore del sito “Prociteam”, grande cameraman), Carlo, il “Ciampa” (al secolo Maurizio, l’impresario della Breda con Stefano) e tanti altri.
Il successo più alto in termini di affluenza di amici, è una serata al “CRAL” dell’Aeroporto di Linate: 300 persone scatenate, che ballano, ridono, si divertono. La libidine tra quelli della Breda è alle stelle.
Purtroppo per la Breda, ma per fortuna di Paolo, la sua ditta deve espandersi ed il locale adibito a sala prove deve essere liberato.
Nessun problema, Claudio, un grande, compra un locale bellissimo, lo fa insonorizzare e lo mette a disposizione della “Breda 120”.
La storia continua……..
Formazione
Paolo Chitarra solista e cantante
Lucio Batteria e vocione
Umberto Tastiere e coretti
Claudio Chitarra accompagnamento, cantante e canzoni di montagna
Stefano Basso